Martedì 19 novembre 2019, per la prima volta nella sibaritide, si è tenuto, presso l’Aula Magna dell’IIS “L. Palma” di Corigliano-Rossano, il convegno sui nuovi approcci a sostegno di processi di insegnamento fortemente inclusivi e più aperti all’esperienza relazionale dentro e fuori dalle aule, ma anche allo sviluppo della intelligenza socio-emotiva. Approcci quali l’Outdoor education e la Mindfulness capaci di favorire, tra l’altro, il contrasto al bullismo e alla dispersione scolastica. Gli interventi dei relatori: Angelo Napolitano (presidente polisportiva “Valle Argentino” di Orsomarso) e di Michele Capalbo (responsabile scientifico dell’associazione DidasCalabria di Cosenza) hanno riscontrato il grande interesse dei tantissimi docenti di Istituti Compresivi e Istituti Superiori dell’alto ionio cosentino presenti. Le relazioni, ma soprattutto le dimostrazioni fatte vivere come la pratica dell’uvetta (M. Capalbo) e la pratica dell’orienteering inclusivo (A. Napolitano), quest’ultima con il supporto di un gruppo di studenti del liceo sportivo dell’IIS “L. Palma”, hanno fatto percepire chiaramente ai docenti presenti le grandi potenzialità del fare scuola supportati da queste pratiche innovative di gestione empatica del gruppo classe e del fare didattica fuori dalle aule mediati da pratiche quali l’orienteering, il trekking, l’arrampicata sportiva. La stessa Dirigente Scolastica dell’IIS “L. Palma”, Cinzia D’amico, ha colto l’importanza dell’Outdoor Education nei licei sportivi e in particolare della pratica dell’orienteering capace di favorire la piena inclusione di studenti diversamente abili. «la disciplina del Trail-Orientamento (in breve Trail-O) – ha dichiarato Angelo Napolitano – è uno dei pochissimi sport in cui concorrenti con handicap gareggiano esattamente alla pari di quelli normodotati in pieno spirito inclusivo». Nel suo intervento, Michele Capalbo, ha sottolineato l’importanza di stimolare la formazione dei docenti rispetto a questi nuovi approcci di tipo sensoriale esperienziale e che consentono di potenziare le competenze emotivo-affettive, relazionali, espressivo-creative e senso-motorie, oltre che di rafforzare il senso di rispetto per l’ambiente da parte degli studenti. Come anche il circolo vizioso che da una parte ha come protagonista l’alunno che si sente preso di mira che perde la fiducia in se stesso e dall’altra l’insegnante che finisce col registrarne l’insuccesso formativo. Da questo l’efficacia di pratiche ispirate alla Mindfulness ampiamente validate dalle consolidate esperienze realizzate a scuola negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna.